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powerlink convention headerCOMAU, membro del consorzio Epsg – Ethernet POWERLINK Standardization Group, è sponsor della prima POWERLINK CONVENTION italiana che si terrà a Reggio Emilia l’8 ottobre prossimo, presso il Tecnopolo.

L’azienda, coinvolta nella parte espositiva e relatrice della Convention, terrà una presentazione applicativa dal titolo “Comau Smart Spray Cell”, case history che mette in risalto i benefici della presenza del protocollo POWERLINK in una cella robotizzata con un robot SMART NJ4-90, gestito dal controllo di quinta generazione C5G, che effettua una lavorazione di rivestimento metallico.

POWERLINK è la miglior soluzione industriale standard di scambio dati, real-time, open-source che non richiede hardware dedicato presente ora sul mercato. L’evento è dunque pensato per Oem, aziende manifattueriere in ogni ambito produttivo, System Integrator, studi di ingegneria e progettazione, sviluppatori e direttori tecnici che integrano nei loro prodotti, o che utilizzano, bus di campo e sono interessate alle tecnologie di comunicazione basate su Ethernet industriale con capacità real-time.

La giornata, organizzata dal consorzio EPSG in collaborazione con Messe Frankfurt, coinvolgerà i presenti in momenti di informazione e approfondimento tecnico a cui seguiranno presentazioni tecniche, in aggiunta a quella di Comau, riguardanti i diversi vantaggi ottenibili da questa tecnologia. Nell’area espositiva adiacente alla sala conferenze sarà inoltre possibile osservare dal vivo la vasta gamma di prodotti con interfaccia POWERLINK disponibili sul mercato.

 

website http://www.comau.com

website http://www.ethernet-powerlink.org/

Nota: questo portale non è legato alle aziende e ai prodotti che vengono presentati da alcun rapporto di natura commerciale

gold-guitar-n-sPetach Tikva, Israel – Elmo a leading provider of motion control solutions that meets rugged requirements for Unmanned Aerial Vehicles (UAVs) and other applications operating in extreme environmental conditions will showcase Gold ExtrIQ intelligent servo drives at UAV 2014 Show (Booth 91), taking place in Bordeaux-Merignac Aeroparc, France, September 9-11, 2014.

Elmo’s field proven Gold ExtrIQ Line is a standard series of durable motion control products designed, manufactured and tested for complex applications requiring high performance in harsh environments from -40° C to + 70° C, mechanical vibrations up to 14 grms and with space limitations. The entire Gold ExtrIQ Line maintains unmatched servo performance, compact sizes, high efficiency, negligible EMI, reliability and answers any servo requirement. The durability is verified by the most severe Environmental, EMC and Safety Standards.

Elmo’s Gold Bee NANO servo drive, the newest member to the Gold ExtrIQ Line, delivers an ultra-high current of 50A/100VDC and provides over 4000 watts in 8.7 cm3 (0.53 inch3) will be on exhibit. This powerful and reliable servo drive weighs just 22 grams (0.77 oz.).

Also on exhibit will be the super compact Gold Eagle operating from a DC power source in ultra-high current. The servo drive delivers up to 11500 watts of continuous power. It operates in current, velocity, position and advanced position modes, in conjunction with a permanent-magnet synchronous brushless motor, DC brush motor, linear motor or voice coil.

Another impressive solution on display will be the Gold Hornet Series, ultra-miniature servo drives. This advanced and integrated high power density servo drive weighs 106 grams (3.74 oz.) and delivers up to 1600 watts of continuous power and 3200 watts of peak power.

Elmo’s feature rich Gold Lion Controller is a ready-to-use embedded motion controller specifically designed for servo drives in harsh environments resulting in high-level customization that offers tremendous design flexibility.

Elmo Motion Control together with its French representative A2V Mecatronique will exhibit at the UAV Show taking place September 9-11, 2014 in Bordeaux-Merignac Aeroparc. An impressive series of robust motion control products for harsh environments will be on view at Booth #91.

Website http://www.elmomc.com/

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La Salzburg University of Applied Sciences, membro della Partner Community di COPA-DATA e istituto di istruzione con il quale cooperiamo da anni, fin dall'inizio ha usato zenon per la building automation. Come parte di un nuovo progetto, la visualizzazione dell'edificio verrà aggiornata nei prossimi mesi; in futuro dovrà soddisfare tutti i requisiti di una gestione efficiente dell'energia secondo lo standard ISO 50001.

ISO50001 ready icon nl

Il progetto dal titolo "FH als interaktiver Teilnehmer (FiT) [The University of Applied Sciences as an Interactive Participant] è iniziato all'inizio del 2014 ed è basato su una cooperazione tra COPA-DATA, l'Information Techonology and Systrems Management (ITS) programma di laurea della Salzburg University of Applied Sciences, la utility Salzburg AG e il comune di Puch. 

Sulla strada per l'ISO 50001 e le smart grid

Gli obiettivi del progetto sono quelli di creare un'infrastruttura per gestire l'energia in maniera sostenibile e in conformità con lo standard ISO 50001, per caratterizzare le migliori pratiche per l'integrazione nelle smart grid di edifici esistenti e/o nuovi con l'inclusione della Salzburg University of Applied Sciences come partecipante interattivo nella smart grid di Salisburgo.  Per fare questo, è necessario, impostare, visualizzare e controllare, differenti sistemi di servizi degli edifici come riscaldamento/ventilazione/aria condizionata e illuminazione.  La University of Applied Sciences, per queste attività, usa zenon come sistema di controllo e per la visualizzazione centrale.

Le basi sono state gettate

In coordinazione con il Dipartimento delle Infrastrutture della Salzburg University of Applied Sciences e i partner con i quali la cooperazione sta avvenendo, sia gli studenti dell'ITS che gli stagisti di COPA-DATA, Christof Haslauer e Sebastian Schöndorfer, stanno attualmente lavorando alla creazione dell'infrastruttura per la nuova visualizzazione basata su zenon. Il primo passo è quello di fare le appropriate connessioni ai differenti sistemi e componenti hardware e raccogliere i dati necessari dalla infrastruttura dell'edificio e prepararli per ulteriori elaborazioni.  In definitiva, le esperienze, le linee guida come i nuovi processi che ne deriveranno dal progetto, renderanno l'inclusione di nuovi edifici del comune di Puch nella smart grid di Salisburgo, molto più semplice.


L'investimento in efficienza energetica e in reti elettriche intelligenti è un investimento per il futuro, che potrà solo portare effetti positivi per l'ecologia, la società e l'economia. Anche tu puoi rendere il tuo edificio o la tua produzione sostenibile e pronta per l'ISO 50001 e le smart grids .

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prosoft1Vi occorrono dati real-time? I gateway Ethernet e seriali PLX30 di ProSoft Technology sono soluzioni potenti e convenienti per il collegamento dei dispositivi finali a una rete EtherNet/IP o Modbus TCP/IP. Consentono trasferimenti dati bidirezionali real-time fra dispositivi su reti dissimili.

I PLX30 sono gateway stand-alone, montati su guida DIN che offrono una porta Ethernet per comunicazione, configurazione remota e diagnostica e fino a quattro porte seriali isolate. Sono inoltre dotati di uno slot SD Card per la memorizzazione dei file di configurazione. In caso di guasto, la SD Card può essere trasferita a un altro gateway, riducendo i tempi di ripristino. Ogni gateway offre: acquisizione dati real-time veloce; metodi di comunicazione flessibili; supporto per il disaster recovery; configurazione e diagnostica remote oltre a un ampio range di alimentazione d’ingresso e un range di temperatura operativa esteso.

Ogni gateway EtherNet/IP è caratterizzato da: connessioni multiple di I/O; capacità client e/o server; un database di 4.000 word; messaggistica CIP e PCCC; profili Add-On per RSLogix 5000/Studio 5000 v. 20 e successivi. Le connessioni multiple di I/O permettono comunicazioni veloci fra dispositivi come HMI, sistemi SCADA, Power Monitor e Flow Computer. Il gateway può essere impostato per inviare e ricevere dati da o verso un PLC-5, SLC, HMI o qualsiasi altro dispositivo comunicante tramite messaggistica basata su CIP.

Ogni gateway Modbus TCP/IP è caratterizzato da un massimo di dieci connessioni client e dieci server; un database di 4.000 word e 160 comandi pienamente configurabili.

website http://www.prosoft-technology.com/

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Simatic WinCC Scada 300dpiindustry Automation di Siemens estende la gamma di funzioni del software Simatic WinCC Scada, per l'utilizzo delle applicazioni su tutti i dispositivi mobili.

La divisione Industry Automation di Siemens (www.siemens.com) presenta la versione 7.3 del software Simatic WinCC Scada (Supervisory Control and Data Acquisition). La gamma delle funzioni viene ampliata grazie all'aggiunta del pacchetto Sismatic WinCC/WebUX V7.3, che rende fruibili le applicazioni SCADA su qualsiasi dispositivo mobile remoto. Le informazioni di impianto diventano accessibili via web.
La funzionalità integrata Configuration Studio supporta la configurazione centralizzata delle variabili di processo, messaggi, archivi storici, gestione utenti e i testi delle lingue di progetto. Potenziato anche il canale di comunicazione con i nuovi controlli Sismatic S7-1500; ora è possibile indirizzare le variabili del PLC in simbolico e acquisire messaggi di sistema.
Il pacchetto, utile a tutti i settori industriali, estende la supervisione ad un'ampia gamma di utenti, in particolare ai manutentori e ai responsabili di produzione. Ognuno può accedere a pagine grafiche e controllare i processi produttivi da tablet o smartphone, oltre a raggiungere trends e allarmi di processo in modalità remota. La flessibilità di tale soluzione garantisce tempi di manutenzione ridotti a zero e abbatte i costi dell'hardware, permettendo l'accesso via internet da qualsiasi sistema operativo.

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Giovedì, 28 Agosto 2014 00:00

POWERLINK è a prova di attacchi hacker

papy

powerlinkIndustry 4.0, questo il nome della prossima rivoluzione industriale, ampiamente annunciata e basata sulla cosiddetta "Internet degli oggetti", renderà ancora più sentita la necessità di reti industriali aperte e veloci. Molti produttori sono tuttavia riluttanti a collegare i propri impianti di produzione a linee esterne, e ancor meno a servizi basati su cloud, per timore della possibilità che eventuali attacchi di pirati informatici e malware paralizzino la produzione. Esiste tuttavia una rete industriale che assicura una velocità elevata e un’apertura senza compromessi, con un’architettura che previene le intrusioni senza dover ricorrere a misure di sicurezza esterne. Si tratta di POWERLINK.

Trent’anni fa, i virus erano organismi microscopici che causavano malattie, il cavallo di Troia era un dono dell’antica mitologia greca e la parola “malware”, o programma malevolo, non era neppure stata inventata. Da allora la protezione informatica, o cibersicurezza, è diventata una delle maggiori preoccupazioni delle aziende di tutto il mondo. La paura dei pirati informatici, inoltre, non è più confinata agli ambienti di ufficio, dove ormai da anni creano scompiglio e causano notevoli danni.

Benché i vantaggi di una maggiore efficienza siano evidenti, le aziende sono state riluttanti a collegare a Internet il proprio hardware di automazione di impianti e macchinari, basato su PC, per poter usufruire di servizi remoti di azionamento, diagnostica, manutenzione, aggiornamento e altro ancora. “Tale atteggiamento è comprensibile, dato che qualunque arresto di un macchinario di produzione causa delle perdite," afferma Stefan Schönegger, direttore generale dell’EPSG (Ethernet POWERLINK Standardization Group). “Per i produttori che operano in ambienti altamente competitivi, il fatto che dati di produzione riservati possano finire nelle mani di estranei non è un problema con cui sia possibile venire facilmente a patti.”

Una questione di protocollo

La sicurezza di ICS e SCADA è un problema sentito ormai da oltre un decennio, ma è stata oggetto di ulteriori analisi dopo la scoperta dei virus Stuxnet nel 2010, DuQu nel 2011 e Shamoon nel 2012, tutti mirati specificamente ai sistemi di controllo industriali. Lo scorso ottobre, l’archivio degli incidenti di sicurezza industriale (RISI, Repository for Industrial Security Incidents) ha pubblicato il rapporto annuale 2013 sugli incidenti di sicurezza informatica industriale e sulle tendenze che penalizzano i sistemi di controllo industriali. Questo rapporto contiene un’analisi approfondita di 240 incidenti registrati nel database RISI fra il 2001 e il 2012, nonché i risultati e le analisi in dettaglio del secondo sondaggio annuale RISI dei valori di riferimento per la sicurezza dei sistemi di controllo (RISI Control System Security Benchmark Survey). Tale sondaggio evidenzia che il 33% di tutti gli incidenti di sicurezza ICS si è verificato tramite accesso remoto e rileva come in anni recenti si sia registrato un notevole aumento del numero di incidenti di cibersicurezza, pari a oltre il 150 percento in alcuni settori.

Pirati informatici e malware riescono ad accedere a specifici computer tramite Internet, utilizzandone gli esclusivi indirizzi IP. Poiché tale schema di indirizzamento viene utilizzato dai protocolli di comunicazione TCP e UDP, i più diffusi anche per le reti LAN, coloro che sferrano un attacco vengono condotti direttamente ai singoli elementi hardware delle reti interne anche quando i medesimi non sono collegati direttamente al mondo esterno.

I collegamenti dei dispositivi hardware presenti nei macchinari di produzione avvengono tramite bus di campo o, in misura crescente, tramite una delle varie implementazioni di Ethernet industriale attualmente disponibili. I vari standard presentano notevoli differenze dal punto di vista delle modalità di indirizzamento dei nodi e di instradamento dei dati. Alcuni continuano a utilizzare il protocollo TCP/IP senza alcuna variazione. Pertanto, i produttori di sistemi di automazione e i fornitori di hardware IT industriale che supportano tali standard affrontano il problema offrendo vari schemi di protezione: questi prevedono l’introduzione di dispositivi firewall industriali a protezione delle reti Ethernet presenti al livello produzione.

Firewall integrato

Altri protocolli di tipo Ethernet industriale, e specificamente quelli che coprono i requisiti di real-time spinto, si affidano a modelli di comunicazione master-slave per la maggior parte dei trasferimenti di dati, e ricorrono ai livelli di comunicazione TCP/IP unicamente per l’instradamento delle normali comunicazioni Ethernet all’interno del sistema. Alcuni di tali modelli si servono di livelli non standard, che prestano tuttavia il fianco a possibili problemi futuri di compatibilità. Esistono tuttavia protocolli per reti Ethernet industriali che, oltre a basarsi sui livelli Ethernet certificati a norma IEEE 802.3 senza alcuna modifica, sfruttano anche i livelli di comunicazione deterministica per le comunicazioni real-time.

Per raggiungere le massime prestazioni, il protocollo POWERLINK si basa direttamente sulla norma MAC Ethernet IEEE 802.3. Lo stack TCP/IP si colloca sopra il livello di collegamento dati di POWERLINK, assicurando una protezione intrinseca per i livelli di comunicazione POWERLINK in real-time.

POWERLINK è un esempio rimarchevole di tecnologia dotata di questo tipo di architettura, e combina procedure di timeslot e polling per ottenere trasferimenti di dati isocroni. Gli sviluppatori software possono configurare le modalità con cui il nodo master interroga quelli controllati servendosi di opportuni strumenti di progettazione, anche se ciò non è trasparente per le altre entità presenti in rete. “Il fatto che gli utenti non abbiano assolutamente alcun modo per accedere a tali dettagli di configurazione della rete durante il runtime del sistema elimina la necessità di una protezione specifica contro le eventuali manipolazioni fraudolente del sistema stesso," afferma Schönegger.

 

powerlink layer

Isolamento completo dei dati generali

Ogni ciclo di comunicazione POWERLINK prevede tre fasi. In quella iniziale, il nodo master invia a tutti i nodi controllati un messaggio di sincronizzazione propedeutico allo scambio di dati isocroni che ha luogo nel secondo periodo, che è ciclico. Nella terza fase, quella asincrona, i dati dell’utente e i pacchetti TCP/IP vengono inviati in rete. I router integrati separano in modo sicuro e trasparente i dati real-time da quelli asincroni; se non lo facessero, si creerebbe un rischio per il comportamento real-time dell’intero sistema. Anche se venissero installati direttamente sulla rete, gli eventuali malware rimarrebbero pertanto completamente isolati.

powerlink cycle

Nella terza fase, quella asincrona, i dati dell’utente e i pacchetti TCP/IP vengono inviati in rete. I router integrati separano in modo sicuro e trasparente i dati real-time da quelli asincroni; se non lo facessero, si creerebbe un rischio per il comportamento real-time dell’intero sistema. Anche se venissero installati direttamente sulla rete, gli eventuali malware rimarrebbero pertanto completamente isolati.

I pirati informatici o i malware penetrati dalle linee esterne non hanno inoltre alcuna possibilità realistica di compromettere una rete POWERLINK, in quanto riuscirebbero a farsi strada soltanto fino all’altro lato del controllore che funge da nodo di gestione della rete stessa. Poiché occorre impedire che gli eventuali attacchi si propaghino in una rete industriale tramite i livelli di comunicazione TCP/IP, è saggio proteggere semplicemente le linee esterne con un opportuno firewall dal lato non POWERLINK dei router. Tuttavia, i livelli di comunicazione real-time di POWERLINK dispongono di una protezione intrinseca e non necessitano di tali precauzioni.

Velocità, disponibilità e sicurezza elevate

POWERLINK deve molto del suo impareggiabile livello di sicurezza al fatto di essere un software open-source. Il codice sorgente dello stack e tutte le sue eventuali modifiche sono oggetto di frequenti revisioni da parte della comunità. Oltre a prevenire eventuali problemi di sicurezza, che vengono scoperti ed eliminati molto prima di poter causare danni, ciò assicura anche una protezione efficace contro gli attacchi che si verificano tramite backdoor nascosti.

“Poiché le fasi iniziali di Industry 4.0 si affidano alla cosiddetta “Internet degli oggetti” per un’efficienza avanzata e sostenibile, gli impianti necessitano di meccanismi di comunicazione industriale che oltre ad essere veloci e aperti devono assicurare anche un’elevata disponibilità," afferma Schönegger. “POWERLINK soddisfa tutti i criteri di velocità elevata a prescindere dalle dimensioni della rete, di apertura totale e completa, di elevata tolleranza alle interferenze elettriche, di ridondanza a livello di linee e nodi master e di quella sicurezza intrinseca capace di bloccare gli attacchi sul nascere."

La specifica di POWERLINK è disponibile all’indirizzo www.ethernet-powerlink.org.

Lo stack di openPOWERLINK è disponibile all’indirizzo sourceforge.net/projects/openpowerlink.

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